Santa Margherita Maria Alacoque"Il Redentore del mondo, che innalzato sulla croce aveva stabilito di attirare tutto a sé, in modo meraviglioso attirò a sé la sua serva Margherita Maria Alacoque, affinché essa, penetrando fin dentro il suo Cuore, gustasse alla stessa sorgente la dolcezza dell' infinito amore e la spandesse in mezzo agli uomini."

 

Chi è Santa Margherita Maria Alacoque? Nata a Lauthecourt in Francia il 22 luglio 1647, era la quinta figlia del notaio Claude Alacoque e di Filiberta Lamyn. Ebbe un'infanzia e una adolescenza piuttosto difficili, a causa della prematura morte del papà. A 24 anni entrò nel Monastero della Visitazione a Paray-Ie Monial (Francia) dove ricevette grazie mistiche straordinarie la cui autenticità soprannaturale fu attestata dal Gesuita P. Claudio La Colombière, suo Direttore spirituale.

"Il
Cuore di Gesù è una sorgente inesauribile di beni che vuole diffondere e comunicare ... Mi si presentava come un Sole sfolgorante di vivissima luce…”

 

 

 

LE RIVELAZIONI DELL’AMORE
"Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini, e nulla ha risparmiato fino a esaurirsi e consumarsi per attestare loro il suo amore ......!”
(ma) , "in cambio non ricevo dalla maggior parte di loro che ingratitudini, irriverenze, sacrilegi e disprezzo in questo Sacramento di amore".

LA RICHIESTA DI GESU’

"Per questo ti chiedo che,
il primo Venerdì dopo l'ottava del  Corpus Domini,  sia dedicato  a una festa particolare per onorare il mio Cuore col ricevere, in quel  giorno, la santa Comunione (..) per riparare tutti gli  oltraggi  ricevuti durante il tempo in cui è stato esposto sugli altari ... ma ciò che mi ferisce maggiormente è che sono i cuori a Me consacrati che mi trattano così! ....

Ti
prometto che il mio Cuore  si dilaterà per effondere  con abbondanza le ricchezze del suo Amore infinito su coloro che Gli  renderanno questo amore e procureranno che Gli sia reso dagli altri. "

“Io ti prometto, nella eccessiva misericordia del mio Cuore, che  il mio amore onnipotente accorderà a quanti si comunicheranno nel primo venerdì, di
 nove mesi consecutivi, la grazia della perseveranza  finale: essi non morranno in mia disgrazia, ma riceveranno i santi sacramenti ed il mio Cuore sarà loro sicuro asilo,  in quel momento estremo".

Raffigurazione pittorica visione del Sacro Cuore"La missione affidata a Santa Margherita Maria
è di una  sorprendente attualità. All'inizio del terzo millennio, segnato dalla violenza e dall'odio, è necessario scoprire un messaggio d'amore senza frontiere : è l'amore che sgorga dal Cuore di Cristo vivo nell'Eucaristia, un amore che non appartiene al passato, ma "è contemporaneo alla mia vita".
(Card. Ratzinger   Via Crucis Venerdì Santo 2005)

 

 

 

La devozione al sacro Cuore è quella che ha ricevuto le maggiori approvazioni dalla Santa Sede.
"Essa non è soltanto
il simbolo, ma anche, per così dire, la sintesi di tutto il mistero della redenzione; è la via più rapida per arrivare alla perfezione,  in  quanto costituisce la scuola più efficace della  divina carità".
(PIO XII, Haurietis  AQUAS.)


"E,' urgente che
il mondo sappia che il cristianesimo è la religione  dell’Amore.

"Santa Margherita Maria  Alacoque ha conosciuto
il mistero sconvolgente dell’Amore divino. Durante la sua vita nascosta in Cristo, essa fu segnata da questo Cuore che si offre, senza limiti, a tutti i cuori umani. Per tutta la sua vita Santa Margherita Maria bruciò della  viva fiamma di questo amore che Cristo è venuto ad accendere nella storia dell'uomo.

"Presso la sua tomba,  le domando di aiutare incessantemente gli uomini a scoprire l'amore del Salvatore e lasciarsi permeare da esso".

(GIOVANNI PAOLO II° -   PARAY-LE-MONIAL , 5 OTTOBRE 1986)


“ Nel cuore del Redentore noi adoriamo l’amore di Dio per l’umanità, la sua volontà di salvezza universale e la sua infinita misericordia. Rendere culto al Sacro Cuore significa, pertanto, adorare quel cuore che, dopo averci amato fino alla fine, fu trafitto da una lancia e dall’alto della Croce effuse sangue e acqua, sorgente inesauribile di vita  nuova. ”

( BENEDETTO XVI, ANGELUS 5 GIUGNO 2005)