San Francesco di SalesFiglio primogenito di François, signore di Boisy, Francesco nacque il 21 agosto 1567 in Savoia nel castello di Sales, presso Thorens, appartenente alla sua antica nobile famiglia.

 

Ricevette una raffinata educazione, completando gli studi a Parigi e a Padova dove, per  volontà paterna che lo voleva nella carriera giuridica, si laureò in Diritto Canonico e Civile, studiando anche teologia, deciso a divenire sacerdote. Nominato avvocato del Senato di Chambery,  favorito dalla madre e da un suo cugino sacerdote, riuscì a strappare  il permesso del padre, con la promessa che non avrebbe abbandonato i  numerosi fratelli e fu ordinato sacerdote  il 18 dicembre 1593. Dal suo vescovo fu inviato  quasi subito nello  Chablais, dominato dal Calvinismo. Prediligendo il metodo del dialogo e accorgendosi che, per paura, ben pochi andavano alle prediche, inventò i cosiddetti “volantini” che di notte infilava sotto le porte delle case. ( Per questa originale attività di comunicazione, avrà il titolo di santo patrono dei giornalisti e di quanti diffondono il cristianesimo servendosi dei mezzi di comunicazione sociale).

Stabilitosi vicino Ginevra, non ebbe difficoltà a discutere di teologia con i protestanti, ardendo dal desiderio di recuperare quanti più fedeli alla Chiesa cattolica.

 

I suoi enormi sforzi ed i grandi successi ottenuti in termini pastorali, gli meritarono la nomina a vescovo coadiutore di Ginevra già nel 1599, a trentadue anni di età e dopo soli sei anni di sacerdozio.

 

Dopo altri tre anni, divenne vescovo a pieno titolo e si spese per l’introduzione nella sua diocesi delle riforme promulgate dal Concilio di Trento. La città  di Ginevra rimase, comunque, in mano ai riformati ed il novello vescovo dovette,  anche lui, stabilire  la sua sede nella cittadina savoiarda di Annecy, “Venezia delle Alpi”, sulle rive del lago omonimo.

 

La Baronessa Giovanna Francesca FrémiotNel 1604, invitato a predicare il quaresimale a  Dijon, conobbe la baronessa  Giovanna Francesca Frémiot, figlia del Presidente del Parlamento della Borgogna,  sorella del Vescovo  di Bourges e vedova del barone de Chantal. Dopo esserne diventato il Direttore spirituale, comprese che era la persona che Dio gli aveva mandato  per la fondazione di una nuova Famiglia Religiosa femminile, da tempo ispiratagli dallo Spirito: la  Visitazione di Santa Maria.

 

Questa fondazione si compierà il 6 giugno 1610, ad Annecy, nella casa detta “ La Gallerie” con Giovanna Francesca superiora, Giacomina Favre e Carlotta de Bréchard.

 

Francesco fu amico, consultore  e collaboratore di molti personaggi autorevoli e santi come il Beato Giovenale Ancina, Vescovo di Saluzzo, di Madame Acarie  ( poi carmelitana col nome di Maria dell’Incarnazione) nonché  di  San Vincenzo de' Paoli che  designò direttore spirituale del monastero della Visitazione di Parigi.

 

“Se sbaglio, voglio sbagliare piuttosto per troppa bontà che per troppo rigore”; “ Si prendono più mosche con una goccia di miele che con un barile di aceto”. In queste affermazione di Francesco di Sales sta il segreto della simpatia che egli seppe suscitare tra i suoi contemporanei.

 

Illuminò le coscienze con gli scritti, per i quali ha avuto il titolo di dottore della Chiesa. Le sue principali opere furono “Introduzione alla vita devota” e “Trattato dell'amore di Dio”, testi fondamentali della letteratura religiosa di tutti i tempi. Quello dell’amore di Dio fu l’argomento con il quale convinse i recalcitranti ugonotti a tornare in seno alla Chiesa Cattolica.  Aveva intenzione di scrivere anche un trattato sull’amore del prossimo, ma la morte lo colse prima che l’opera potesse realizzarsi.

 

L’11 dicembre 1622, a Lione, ebbe l’ultimo colloquio con la sua grande figlia spirituale  per la migliore conduzione della loro comune Opera, La Visitazione. A Lione morì, per un attacco di apoplessia, il 28 dicembre dello stesso mese, nella  gelida stanzetta del cappellano delle Monache della Visitazione, presso il monastero. Il 24 gennaio 1623 il corpo mortale del santo fu traslato ad Annecy, nella chiesa del primo monastero, ma in seguito, fu posto alla venerazione dei fedeli nella nuova basilica della Visitazione, accanto a Santa Giovanna Francesca di Chantal.